Il milionario risultato registrato da Picasso nel 2007 con Garçon à la pipe ha dato il via ad un incredibile susseguirsi di risultati che hanno trasformato gli ultimi 10 anni in un’ inarrestabile corsa al record.
Poco dopo Picasso infatti vengono venduti in trattativa privata I Giocatori di carte di Cézanne dall’ armatore greco George Embiricos alla famiglia reale del Qatar per 212 milioni di euro e Woman III di William de Kooning per l’equivalente di 116.700.000 euro. Il grande collezionista che lo acquista é Steve Cohen, lo stesso che -per la cronaca- nel 2006 aveva incidentalmente praticato un buco nella splendida tela Le rêve di Picasso del 1932 con un’incauta gran gomitata proprio mentre ne stava trattando la vendita a Steve Wynn, altro grande collezionista e re dei Casino di Las Vegas.
Poco dopo il de Kooning, sale agli onori della cronaca l’amico Jackson Pollock: l’opera n.5 del 1948 viene ceduta in trattativa privata da David Geffen per 119 milioni di euro, mentre nel 2013 Three studies of Lucian Freud di Francis Bacon del 1969 viene venduto da Christie’ s New York per l’equivalente di 106 milioni di euro.
Nel 2015 vengono poi superati per ben quattro volte i records precedentemente raggiunti con la scultura più costosa del mondo di Alberto Giacometti del 1947 venduta per 126 milioni di euro, un nudo sdraiato di Amedeo Modigliani del 1917 con 131 milioni di euro, Les femmes d’Alger-version O di Picasso del 1955 con 158 milioni di euro e Nafea faa ipoipo (quando ti sposi?) di Gauguin venduto per 265 milioni.
Dal 2015 si passa al 2017 -anno memorabile- in cui il Salvator Mundi di (o attribuito a…) di Leonardo cancella in un solo colpo di martello tutti gli esiti precedentemente registrati e si attesta come unicum nella storia del mercato d’arte mondiale raggiungendo l’equivalente di 382 milioni di euro. Nonostante i dubbi di tanti studiosi ed esperti che vedevano più la mano degli allievi -in particolare di Boltraffio- che del maestro e non vedevano elementi indiscutibili a sostegno di una così straordinaria attribuzione, la vendita tramite Christie’s ha sancito il passaggio dell’opera al principe saudita Mohammed Bin Salman che ha deciso di esporla al Louvre di Abu Dhabi, aperto proprio nel novembre scorso. Questo ultimo straordinario risultato conferma come nell’ultimo ventennio agli acquirenti giapponesi appassionati di impressionismo e post-impressionismo si siano sostituiti acquirenti del Medio-Oriente che si sono affiancati agli americani -sempre presenti- ed ai russi, attivi quasi esclusivamente su tipologie di opere vicine alla loro cultura ed al loro gusto.